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La morte di un amico, il professore Adriano Godano

Abbiamo listato a lutto la home page in memoria del professore Adriano Godano, membro di giuria e componente attivo de Il Litorale. Annunciamo tristi la sua dispartita improvvisa, che ci lascia sgomenti. Lo ricordiamo con un bell’articolo comparso sul giornale La Nazione, edizione di Massa, riportato qui di seguito.

 

— MASSA —

SI È SPENTO fra le montagne che amava, le Dolomiti, ai cui piedi sorge il comune di Dobbiaco, in provincia di Bolzano, dove ogni estate andava in vacanza per rigenerarsi con delle lunghe passeggiate nella natura, anche di 4 o 5 ore. Ieri mattina Adriano Godano, 68 anni a novembre, si era alzato nella sua stanza all’hotel Union di Dobbiaco per godersi ancora una lunga passeggiata lungo i sentieri delle Dolomiti ma poco prima delle 12 è stato stroncato da un arresto cardiaco nelle vicinanze del rifugio Iora. Inutile il pronto intervento dell’ambulanza del pronto soccorso: i medici hanno potuto soltanto constatare la morte dell’uomo. Insegnante in pensione, Godano era molto conosciuto a Massa e non solo: dal 1995 e fino al 2011 era stato infatti il dirigente scolastico del quinto circolo didattico Massa – Ronchi.

PROFESSORE stimato dai colleghi e dai ragazzi da due anni era andato in pensione ma ancora aveva stretti rapporti di fiducia con molti degli insegnanti con cui aveva lavorato a stretto contatto negli anni passati. Tutti gli riconoscevano infatti grandi doti umane e intellettuali e una grande apertura mentale. Nel tempo libero amava infatti dipingere e scrivere poesie. La letteratura era certamente il suo ambito culturale preferito: laureato in materie letterarie alla facoltà di Firenze faceva parte del concorso nazionale di poesia e narrativa “Il litorale”, storica manifestazione del nostro territorio, per il quale svolgeva da 9 anni il ruolo di giurato soprattutto nella categoria “poesia singola”. Gli amici del concorso, tra cui il vice presidente Gianfranco Rizzolo, lo ricordano come una «persona di grande cultura e preparazione». Dal 1999 collaborava con “Book editore” pubblicando le sue liriche nelle collane “Quaderni di poesie”. Recentemente aveva pubblicato anche la sua prima raccolta di poesie “Il testamento del mio tempo”, oltre ad alter collaborazioni con antologie di respiro internazionale. Fra le tematiche trattate spesso c’era la Liguria e le terre dello spezzino di cui era originario il padre.

GODANO viveva da solo: nato nel 1945 a Pistoia suo padre era originario di Portovenere; dopo la sua scomparsa Godano ha vissuto per molti anni a Viareggio accudendo la madre, morta un paio di anni fa, e facendo la spola con Massa, dove lavorava come dirigente scolastico. L’unico parente rimasto in vita è il fratello Giuseppe, che vive a Roma. Non è stato facile per i soccorritori e per il proprietario dell’hotel dove risiedeva Godano trovare il fratello: l’unico numero di telefono trovato fra i suoi effetti personali era infatti quello di un socio del concorso letterario. Da lì una lunga ricerca anche per le forze dell’ordine per arrivare a Giuseppe. Il fratello sarebbe arrivato solo ieri in serata alla cappella dell’ospedale di San Candido, dove si trovava la salma di Godano. La salma Con tutta probabilità Adriano verrà seppellita nella tomba di famiglia Godano che si trova a Fezzano, frazione del comune di Portovenere.

Francesco Scolaro

 

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