Il satiro danzante di Alvigini Claudio



Profilo Critico

Il poeta in questa sua nuova raccolta, offre una visuale del mondo e della vita da vero osservatore della realtà, talora distaccato come se guardasse dall’alto del cielo che spesso ha attraversato a bordo di aerei quale comandante di Boeing 747. Così è il suo viaggio “nello spazio e nel tempo” ovvero un viaggio nella propria esistenza costellato da ricordi, meditazioni, sentimenti evocando termini antichi, miti, nomi di poeti e filosofi classici. Un intreccio suggestivo tra tempo reale e passato per ritrovare se stesso e le ardue risposte. Nella lirica che affascina e avvolge il lettore, “Il Tempo”, il percorso del poeta si apre in splendidi versi: “il mare inghiotte tutto / e poi sta fermo / come l’alligatore / che nasconde la gazzella / ma silenzioso e tenace / macera sul fondo / e digerisce piano / il galeone steso accanto / allo Spit-Fire / i dobloni e le colonne di Corinto / i sassi lavorati di Bisanzio … (…)”. E tutta l’opera rivela una poetica forte e incisiva.

Presidente di Giuria
Dott.ssa SILVANA ARATA

Al doganiere
che me lo chiedeva
consegnai l’unico documento
in mio possesso,
un vecchio passaporto del tempo
che egli rigirò a lungo fra le dita.

Cosa è venuto a fare?

Giunsi spinto
dalle nuvole e dal vento,
da mille scossoni d’alta quota
e ora che il vostro mare
mi ha scaraventato sulla costa,
cerco il tempo di una giovinezza
spesa all’incrocio di strade
americane.

Per quanto tempo
si fermerà da noi?
Il tempo necessario
a togliermi dagli occhi
e dalle ciglia
i mille cielimari attraversati
e l’immagine del satiro danzante
che impigliato nelle reti
dei pescatori siciliani
uscì nell’aria
gocciando storia d’uomini lontani
e dopo un tempo di duemila anni
fissò senza accecarsi il sole.

Negli occhi del vecchio doganiere
passò come un sorriso,
un battito di ciglia.

Poi, ok, mi disse, può passare.