Mi vengono incontro di Ceccarossi Giannicola



Profilo Critico

Il titolo evocativo di questo libro di Ceccarossi induce a respirare un’atmosfera di spirtualità lieve e delicata e trasmette un senso di libertà e di aspirazione a volare alto, quasi ad inseguire una verità nascosta in ognuno di noi, nella nostra anima, sospesi tra il vuoto e la speranza, tra il sogno e il risveglio.
Colpisce un dialogo solitario con la natura – dalla l”una spaventa” alle pietre nel cuore”, dal “melograno inginocchiato sull’erba”all’“alba birbona” – nel quale l’autore si confonde, si trasfigura, si identifica per cercare risposte dinanzi all’ignoto, al destino, fino ad arrivare alla dolcezza delle visioni di luce.
Dottoresa Silvana Arata

Mi vengono incontro

alcune anime

che non distinguo

Mi sorridono

Mi dicono di andare avanti

e io  seguito a guardarmi intorno

Vapori e brina

E il canto

sempre quel canto

Poi una quercia

enorme

Seduta accanto a un giglio

c’è la bambina dalle trecce d’oro

che mi conduce nel giardino degli aranci