Piccole cose di Iasimone Gianni



Profilo Critico

Liriche toccanti e composite che commuovono e coinvolgono il lettore. Il poeta affronta il tema doloroso e straziante della morte della madre, del vuoto nell’anima e di un silenzio “sordo / più sordo e cupo di tutti i silenzi”. Colpisce la varietà di stili di cui l’autore si avvale per poter esprimere il senso del dolore che invade ogni ricordo. Anche la natura è velata di tristezza: “Oggi c’è il sole / l’aria accarezza un passante / all’orizzonte manca solo un sorriso / a me il tuo”.
Presidente di Giuria
Massa, 5 maggio 2019
Dott.ssa SILVANA ARATA

Nell’ultimo fine settimana
sono stato al mio paese a vendemmiare.
Ho dovuto attendere qualche giorno per vinificare
e, per non sprecare il tempo, mi sono dedicato a
piccole cose.
Ho salutato i pochi e ormai vecchi amici, ho
raccolto un po’ di noci e qualche castagna.
E ho aggiustato la porta della cantina dove ormai
non passavano solo foglie e spifferi, ma anche il
ranocchio di passaggio e in cerca di una tana la
faina.
Ma soprattutto ho ascoltato mio padre che è
tornato dal suo ostinato silenzio, e insieme
abbiamo lavato le botti e le bottiglie, tutti i
recipienti vinari, pulito e sistemato ogni cosa –
come faceva la mamma – affinché quest’anno il
vino che in forma d’uva già prometteva faville
torni veramente grande, armonioso come una
piccola rosa.