E così sei arrivato di Pacilio Rita



Profilo Critico

Un’opera profonda, avvolgente come la delicatezza delle viole
che nella loro semplicità e dolcezza per l’autrice sprigionano una
forza sotterranea attraverso la bellezza del colore e la soavità del
profumo. Come sottolinea la Pacilio nella Lettera al lettore,
questi fiori “portano in seno, metaforicamente, il ciclo vitale
dell’esistenza” e costituiscono “ una delle tante bellezze del
Creato”. L’autrice infatti, di fronte alle brutture della vita
esprime, attraverso la poesia, il suo vero amore per la natura. Per
resistere, per non arrendersi perché le meraviglie della natura
possono rendere gli uomini più umani. Ed ecco che “Una viola
rafferma in forma spettrale / distante dalla terra fiorita mi ha
confessato il modo per resistere / (…) e in attesa di parlare con te
/ la tengo in mano fino alla prossima neve”.

Presidente di Giuria

Massa, 3 maggio 2020

Dott.ssa SILVANA ARATA

E così sei arrivato
figlio dell’estate e della brama
mi hai detto senti come respira
questa larga aurora? Come è morbido
il bacio nell’aria. Senti?
La voce mi ha morso il labbro
il pianto dell’anima appassita
mentre una cosa sola è chiara
amo di te le stelle in pieno giorno.