Il satiro danzante

Al doganiereche me lo chiedevaconsegnai l’unico documentoin mio possesso,un vecchio passaporto del tempoche egli rigirò a lungo fra le dita. Cosa è venuto a fare? Giunsi spintodalle nuvole e dal vento,da mille scossoni d’alta quotae ora che il vostro maremi ha scaraventato sulla costa,cerco il tempo di una giovinezzaspesa all’incrocio di stradeamericane. Per quanto temposi…

Le parole che siamo

Le parole che siamo, quelle dette per cercare noi stessi dentro gli altri o gli altri in noi, quelle quando insieme rischiaravano il cielo nei tuoi occhi, quelle incomprese, quelle abbandonate alla ferocia della solitudine; le parole più tristi e più felici e quelle esatte tese a qualche meta o aperte nel futuro e infine…

Paesaggio

Il paesaggio si tende, cerca limiti.S’insabbia nella piana del tramontoverso occidente, ad est tocca la notte.Si snoda in brevi colli. Si dissolveAttratti per un alito di nebbia.Assidua ripropone la sua immaginenei vari toni della stessa musica.Non possiamo trovare in questi luoghil’improvviso rigore di un pensieroo la parola che tra noi concludamemorie ed esperienze, cessi il…

No, qui non posso restare

No, qui non posso restare:è una città senza respirotroppo alte le muratroppo anguste le viee le cose altissimea terra, in frantumi,o appiattite sui muricome mosche noiose,e anime prese al laccioschedate come cani randagi,e nell’aria l’odore del brancoassetato di preda,e poi giorni senza data,senza data, senza data.No, qui non posso restare:il mio mondo è altrovee fino…

E così sei arrivato

E così sei arrivatofiglio dell’estate e della bramami hai detto senti come respiraquesta larga aurora? Come è morbidoil bacio nell’aria. Senti?La voce mi ha morso il labbroil pianto dell’anima appassitamentre una cosa sola è chiaraamo di te le stelle in pieno giorno.

In fondo l’aveva sempre saputo

In fondo l’aveva sempre saputoche sarebbe accaduto il cambioanatomico del saluto a mascelletese per evitare l’affanno dell’addiodurato quattro anni e mezzola ripetizione sovrabbondantedella chiusura. In fondo giàconosceva la sbattuta del portonele parole che sarebbero tornatequel tono negativo di cui preoccuparsi.Vecchia storia suggerita dalla forzagravitazionale nell’aria immobilein cui tutto il mondo va alla deriva.