Nella seconda metà della sua vita di Raimondi Daniela



Profilo Critico

La poetessa dimostra una notevole capacità espressiva e di uso dei linguaggi figurativi, come è possibile evincere fin dai primi versi del componimento, il quale ha un titolo assai indicativo: Nella seconda metà della sua vita. Troviamo discussi il tema della memoria, del ricordo e dello scavo nel profondo della coscienza e dell’esistenza, ma anche la curiosità emotiva per l’«alfabeto segreto» della natura. Interessante anche il richiamo all’immagine del deserto, frequente in luoghi celebri della filosofia, della psicoanalisi e della letteratura, come in Nietzsche, Lacan e Kipling.

Massa, 10 maggio 2015

Membro di giuria

Prof. RICCARDO RONI

Il sole ruota.
Lei scava, scompone aiuole.
Con le mani nella terra nutre i bulbi dell’inverno.
Non sente il freddo della pietra, né la rovina del vento.
Genuflessa tra i fiori
dimentica che a dicembre le rose moriranno.

Qui esiste.
Scorda l’assenza e l’ira.
Eradica sterpi,
entra la felicità della pioggia
come fanno i bambini.

Il picco e il badile le fanno compagnia.
Ama il tintinnio degli atrezzi,
l’alfabeto segreto che le porta il maestrale.
Ascolta ogni minuta felicità nell’aria,
innalza una bandiera sul calvario del silenzio.
Si trasforma.
Diventa creta, ombra, il fiore della salvia.
La vita à lenta. La mattina benedetta.

(Era nella seconda metà della sua vita.
Con la terra secca del giardino costruiva il suo deserto.
Quel giorno la videro muovere le labbra in un sorriso,
amare come si fa la prima volta).