Sono donna di Di Maria Maria Antonietta



Profilo Critico

Sono donna che ha visto morire per una notte il sole
dietro il ricamo di un mare increspato.
Ho visto l’acqua trasformarsi in fuoco
e poco più tardi, fare da specchio alle stelle.
Ho affondato le mani in ruscelli di cristallo
e ne ho bevuto la luce.
Ho visto cavalli fuggire per gioco
e galoppare con occhi bendati.
Ho illuminato le mie paure con fuochi immensi
nelle notti buie e fredde d’inverno
ed ho superato il tempo in un istante.
Immense farfalle di seta nei miei sogni
sempre in bilico tra incubo e stupore.
Acqua di smeraldo dove il respiro si trasforma in sibilo
e gli alberi non posseggono foglie d’affidare al vento.
Io pietra, un milione d’anni d’indifferenza,
al bordo di sentieri dimenticati.
Luce di luna in notti di neve come vapore
a volteggiare nel cielo più scuro.
E ancora pioggia e lacrime a ingrossare torrenti
ed aumentare la corsa verso il mare.
Nel silenzio dei prati fioriti nelle mattine d’estate.
Sono donna! Distesa addormentata pacata
nel profumo del nulla.