Mi vengono incontro

Mi vengono incontro alcune anime che non distinguo Mi sorridono Mi dicono di andare avanti e io  seguito a guardarmi intorno Vapori e brina E il canto sempre quel canto Poi una quercia enorme Seduta accanto a un giglio c’è la bambina dalle trecce d’oro che mi conduce nel giardino degli aranci

Capriccio di memoria

Ombre nere si addensano e si smagliano tra le crepe delle finestre, lasciando consumarsi gli estremi barbagli di luce in ghirigori di danza. È l’ora del notturno che si smatassa inesorabilmente nella sua dimensione più pura, satura di presenze inafferrabili. Cala un silenzio di smeraldo tra le tele di pittori emergenti, che pendono dai muri…