L’attesa di una madre
Era il tempo dell’attesa, quello. Ricordi, padre, il pallore del suo volto, l’assenza di un seppur minimo sorriso? E le parole, le sue parole, le ricordi? Stanche e a grappolo cadevano sulle distese del tempo, sopra la città dormiente. Nulla accadeva, neanche alla luce dell’ultimo lampione. Mi assopivo appena un poco. Era difficile, allora, distogliere…
Le parole che siamo
Le parole che siamo, quelle dette per cercare noi stessi dentro gli altri o gli altri in noi, quelle quando insieme rischiaravano il cielo nei tuoi occhi, quelle incomprese, quelle abbandonate alla ferocia della solitudine; le parole più tristi e più felici e quelle esatte tese a qualche meta o aperte nel futuro e infine…
Un fandango alla fine della tua mano
Con uno sguardo pieno di vertigine in un traffico sudamericano perduto alla fine della tua mano tra caldo smog e fuliggine. In mille ventilatori balliamo un languido fandango come falsi e consumati attori fingendo perfino un improbabile tango. Peccato essere provinciali, non sapere parlare né bere essere troppo così, uguali a chi sa bene solo…